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serie capitan herlock
dvd 04
Bambina Terra
Il legame tra Tochiro e la Terra è talmente forte da venir simbolizzato tramite una bambina che ha lo stesso aspetto di Mayu, che nella serie classica era la figlia di Tochiro. Occhi castani, capelli corti di colore blu, vestitino rosso su maglione bianco, ocarina appesa al collo, è la personificazione dei ricordi della Terra, secondo quanto afferma Yuki che la incontra. Appare per far sapere a Harlock che la Terra è ancora viva e aspetta il suo aiuto. Si crea dunque un forte parallelismo con la serie del 1978, dove spesso i passi di Harlock erano guidati dal suono della piccola ocarina di Mayu, melodia che torna a riecheggiare anche in Endless Odyssey. Non ci poteva essere, d’altronde, personificazione più efficace di questa per rappresentare il senso profondo della lotta di Harlock e del legame affettivo di Tochiro con la Terra: la bambina incarna il futuro, la vita, tutto ciò per cui Harlock combatte e il suo aspetto esteriore permette a chi abbia visto la prima serie, di cogliere la potenza dei sentimenti di Tochiro, che neppure la morte ha potuto spezzare. Il duro lavoro per il futuro del pianeta che ha minato il fisico del costruttore dell’Arcadia non è stato inutile, né si è interrotto con la fine terrena; Tochiro continua a proteggere la Terra anche nell’aldilà, come è visibile pure da semplici gesti: la carezza sulla testa della bimba, l’amorevole cura con cui lla copre mentre dorme. Tutto ciò ricostruisce dunque anche un legame padre-
Gerarchia Militare
Anche sull’Arcadia, una nave pirata su cui Harlock stesso non impone una stretta disciplina, l’unico aspetto gerarchico è il riconoscimento del ruolo indiscusso di capitano, e poi il prestigio, più personale che derivante da un grado, di Yattaran, Maji e Kei. In tal senso, l’Arcadia somiglia in effetti a una nave pirata classica, in cui appunto i ruoli e la gerarchia discendono dall’esperienza, dalla competenza, prestigio e anzianità dei singoli, piuttosto che da una struttura militare riconosciuta. Gli aspetti militari delle opere di Matsumoto sono sostanzialmente uniformi e caratterizzati dall’essere poco attinenti alle strutture e organizzazioni militari realmente esistenti. Le gerarchie sono poco approfondite, i ruoli sono spesso non definiti e si trova poco di plausibile anche nelle opere come Uchu Senkan Yamato e Cosmo Warrior Zero che, per la loro ambientazione su una nave da guerra terrestre, hanno un taglio molto militare. In generale la gerarchia comprende il presidente di un governo federale del pianeta Terra o di un gruppo di sistemi abitati dai terrestre, a cui rispondono direttamente i militari, solitamente rappresentati da un capo delle forze armate, come Todo in Uchu Senkan Yamato e Irita stesso in Endless Odyssey. Dal punto di vista tecnologico, l’Arcadia è una eccezione, una nave speciale che costituisce un caso a parte. Stesso discorso per la Fata Morgana, un altro esemplare unico e comunque modificato dall’intervento di Noo. Per il resto, le navi terrestri che compaiono nella serie di Endless Odyssey sono una classica rivisitazione del tipico stile di Matsumoto: forma che ricorda navi oceaniche, cannoni a tiro diretto in torretta che ricordano gli armamenti della metà del Ventesimo secolo, ponte di comando sopraelevato e numerose antenne e dettagli stilistici e strutturali che sono ripetuti in tutte le navi terrestri delle serie a forte taglio militare come Uchu Senkan Yamato e Cosmo Warrior Zero. La Scaffold costituisce una novità, in quanto per la prima volta si vede una "nave madre" che trasporta direttamente con sé le navi di scorta che solitamente le navigano appresso. Senza ulteriori passaggi gerarchici che nella pratica reale in Marina sono rappresentati da Stato Maggiore, ammiragli, vice ammiragli, ecc. il successivo gradino è direttamente il capitano della nave interessata, a cui il comandante si rivolge. Nel caso di Endless Odyssey poi è Irita stesso a dirigere le operazioni a bordo della Scaffold. La gerarchia sulle navi da guerra è altrettanto semplificata. Il comandante siede sempre in una postazione sopraelevata, circondato da alcuni ufficiali che si occupano di navigazione, armamenti e comunicazione. Occasionalmente si vedono dei comuni marinai, ma è sempre in ruoli marginali e occasionali. È totalmente assente la complessa gerarchia che nel mondo reale si trova a bordo di tutte le navi, specie le più grandi.
Endless Odyssey episodi 11-
Con gli episodi 11 "L’Universo che trema ", 12 "L’anima va alla deriva agli estremi confini, senza alcuna parola d’addio" e 13 "…Confini", si conclude la saga di Endless Odyssey… Hiltz lancia una sfida a Harlock su Neo-
L’Aldilà
La dimensione in cui Harlock giunge quando fa in modo di essere colpito, con tutta l’astronave, dal cannone della Fata Morgana, è in definitiva l’Aldilà, dove è certo di trovare il vecchio amico Tochiro. Seguendo il suono dell’ocarina di Mayu-
Confronti e Parallelismi
Presentandosi fin dall’inizio come l’avventura che temporalmente segue la guerra contro Mazone, Endless Odyssey è inevitabilmente carica dei rimandi al passato, talvolta colmi di nostalgia. Segno visibile di quest’ultima è l’immagine dell’Arcadia blu (quella della serie del 1978) che attraversa il cielo al tramonto, nella sequenza in cui i quattro clienti del Bar Arcadia (ed ex pirati) si chiedono che fine abbia fatto Harlock e se sia ancora vivo. La figura di Harlock di spalle, che avanza verso il crepuscolo senza voltarsi indietro, è carica di malinconia per un tempo felice ormai trascorso, così come in Endless Odyssey sembra ormai al tramonto l’era dei pirati. Tale poca, per noi spettatori, può senza dubbio corrispondere all’infanzia o alla giovinezza. Vi sono comunque molte altre scene, dialoghi, brevi sequenze e inquadrature, che contribuiscono a ricreare il clima della nuova serie di Capitan Harlock. Del reasto non va dimenticato che Endless Odyssey è la nuova serie di Capitan Harlock, realizzata su desiderio di Rin Taro, regista della prima serie.
Confronti e Parallelismi
Presentandosi fin dall’inizio come l’avventura che temporalmente segue la guerra contro Mazone, Endless Odyssey è inevitabilmente carica dei rimandi al passato, talvolta colmi di nostalgia. Segno visibile di quest’ultima è l’immagine dell’Arcadia blu (quella della serie del 1978) che attraversa il cielo al tramonto, nella sequenza in cui i quattro clienti del Bar Arcadia (ed ex pirati) si chiedono che fine abbia fatto Harlock e se sia ancora vivo. La figura di Harlock di spalle, che avanza verso il crepuscolo senza voltarsi indietro, è carica di malinconia per un tempo felice ormai trascorso, così come in Endless Odyssey sembra ormai al tramonto l’era dei pirati. Tale poca, per noi spettatori, può senza dubbio corrispondere all’infanzia o alla giovinezza. Vi sono comunque molte altre scene, dialoghi, brevi sequenze e inquadrature, che contribuiscono a ricreare il clima della nuova serie di Capitan Harlock. Del reasto non va dimenticato che Endless Odyssey è la nuova serie di Capitan Harlock, realizzata su desiderio di Rin Taro, regista della prima serie.